Campagna elettorale ovunque |
Nelle ultime due settimane di febbraio staff e volontari
del St Martin sono andati in giro per il territorio invitando le persone a
scegliere di vivere in PACE le elezioni generali della prossima settimana.
Nella nostra storia, la politica della competizione ha
causato divisioni, violenze, omicidi, mutilazioni e provocato migliaia di
profughi. Anche la nostra regione ha avuto i suoi problemi ad ogni turno
elettorale. Questa volta però molte organizzazioni e gruppi si sono impegnati
in una campagna per la pace nel tentativo di sradicare questa violenza
periodica.
St Martin e’ stata una di queste voci. Siamo andati in 23
diverse chiese, di diversa confessione, parlando con i fedeli durante i culti
domenicali. Abbiamo riunito gli amministratori locali e li abbiamo fatti riflettere
su questo tema. Siamo andati nelle aziende agricole che commercializzano fiori,
dove persone di molte etnie diverse lavorano insieme. A loro abbiamo parlato di
coesistenza pacifica. Abbiamo raggiunto diversi gruppi nei villaggi, studenti di
diversi istituti scolastici, gruppi giovanili di varie chiese e uomini d'affari
in città, raccontando a tutti di come la pace inizi a partire dall’impegno di ciascuno.
Abbiamo anche stampato 10.000 opuscoli con un messaggio ed un impegno di pace e
li abbiamo distribuiti in giro cosicche’ ciascuno possa diventare portatore di
questo messaggio nelle proprie famiglie e amicizie, anche al di fuori dei
nostri confini. Attraverso il progetto Story Yangu (la mia storia) abbiamo
registrato audio-storie di persone che sono state colpite dalla violenza nelle
precedenti elezioni. Abbiamo registrato dei video per la nostra pagina Facebook 'Nisamehe' postandoli anche su You-tube cosicche’ molte persone hanno
potuto ascoltarli.
Formazione nelle chiese |
Nel complesso abbiamo raggiunto più di 11.000 persone che
possono essere a loro volta portatori di pace qualora ci fossero tensioni. Ora
possiamo andare alle elezioni con una certa fiducia che questa pace possa
essere una realta’.
Tuttavia, non possiamo stare fermi e dire: “la nostra
parte l’abbiamo fatta”. NO! Abbiamo bisogno di pregare e continuare a promulgare
il messaggio di pace. Abbiamo anche bisogno di rimanere vigili e pronti a
sostenere i bisognosi in caso di necessità. Questo è il momento di chiamare
tutti i Keniani a una maggiore unità.
Siamo in grado di dire un grande NO alla violenza questa
volta?
Ricordateci nel giorno delle nostre elezioni, lunedi 4
marzo.
Comunita’ del Saint
Martin CSA
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